CONSULENZA PATRIMONIALE. Se vuoi sapere perché ti potrebbe essere utile rivolgerti ad un Consulente Patrimoniale per avere una consulenza totale per mettere al sicuro il tuo patrimonio fatto di soldi, immobili, quote societarie e di ogni altro bene che hai messo da parte per te e per la tua famiglia. Intervista all'avv. Massimo Perini, esperto Patrimonialista e autore del libro IL PATRIMONIALISTA.
Ciao e benvenuto al podcast “finanza semplice” di Alfonso Selva, il podcast dove si parla
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solo di finanza in modo semplice.
PUNTATA N°39
A.S.: Buongiorno e benvenuti ad una nuova puntata del podcast “finanza semplice” di Alfonso Selva. Oggi intervisto un avvocato. Direte voi, Un avvocato? E che c’entra? – C’entra, c’entra. È un avvocato patrimonialista, è stato il primo in Italia a parlare di questa nuova visione ed evoluzione della consulenza finanziaria classica, in consulenza patrimoniale. Quindi l’ho voluto fortemente intervistare per spiegare, molto meglio di me che lo sto seguendo (ma chiaramente lui è il maestro), che cosa vuol dire essere un consulente patrimoniale.
Massimo Perini è un avvocato, laureato all'Università di Bologna ed è un consulente in ambito patrimoniale per molte società, formatore, autore del blog “La protezione del patrimonio e la successione ereditaria”. Ha scritto un libro importantissimo “Il patrimonialista” che io leggo e vi dico, a chiunque che è interessato, è una bellissima lettura, si impara tantissimo. È fondatore della Kleros Community, che poi dirà lui meglio cos’è.
Benvenuto, Massimo!
M.P.: Ciao Alfonso, grazie dell'invito e buongiorno a tutti!
A.S.: Ho detto qualcosa di sbagliato? Manca qualcosa? Se vuoi integrare…
M.P.: Hai detto tutto corretto, mi pare più che corretto, sicuramente.
A.S.: Perfetto. La cosa a cui tengo tantissimo è che tu dai una spiegazione chiara e limpida per i clienti - perché chiaramente è per questo che si chiama “finanza semplice”, quindi deve essere chiaro per i clienti, gli investitori, i risparmiatori italiani che hanno rapporto con me e anche con gli altri che non hanno rapporto ma mi piace una divulgazione – su che cosa significa “patrimonialista”.
M.P.: In realtà, il concetto di consulenza patrimoniale e quindi il concetto della figura professionale del patrimonialista, è molto semplice. Se noi partiamo da un presupposto che ciascuno di noi, ciascuna famiglia, ciascuna azienda, ciascun imprenditore, ha un patrimonio e quando parliamo di patrimonio non parliamo di cose necessariamente da ricchi perché, io lo dico spesso, chi si è sudato un appartamento o il suo conto in banca, quello è un patrimonio che vale tanto quanto, se non di più, il patrimonio ovviamente del milionario. Quindi, partendo da questo presupposto è chiaro che un patrimonialista, un consulente patrimoniale, è un professionista che ha sviluppato la capacità e la visione di andare ad abbracciare un po’ tutto quello che ruota attorno agli interessi patrimoniali di una famiglia.
Qual è l'evoluzione naturale che sta seguendo il ruolo del consulente finanziario?
Il consulente finanziario classico ha assunto nel tempo, perchè anche la consulenza finanziaria classica ha avuto una grande evoluzione partendo dal vecchio concetto di banca, si è trasformata in una professione quella del consulente finanziario, ha un ruolo sociale importante se ci pensiamo. Perché? Perché gli vengono affidati il patrimonio risparmio ovviamente delle famiglie italiane. È chiaro che però, se noi ci pensiamo bene, anche il miglior consulente finanziario – quello che ovviamente si approccia in maniera corretta con la diversificazione e la tutela del rischio, eccetera eccetera – se ci pensiamo bene, la miglior consulenza finanziaria e la migliore strategia finanziaria, può risultare vana o addirittura intaccata in maniera determinante per altre mille circostanze. Può essere un incidente sul lavoro, può essere un errore sul lavoro, può essere ovviamente una inabilità fisica, quindi un infortunio, può essere una successione ereditaria mal gestita, una crisi del rapporto di coppia (molto frequente).
Tutti i fenomeni umani, sociali, familiari che vanno a intaccare in maniera determinante la nostra patrimonialità. Quindi qual è l'evoluzione? Il consulente finanziario che si evolve verso la consulenza patrimoniale, deve avere la capacità – visto che gestisce gli interessi delle persone e delle famiglie che entrano in contatto con lui – di allargare il proprio raggio di azione e quindi andare a contemperare, a mettere insieme quelle che sono le varie esigenze di una famiglia attraverso, ovviamente, una strategia globale.
Quindi devo parlare non solo della parte finanziaria, che continuerò a gestire nel miglior modo possibile, ma dobbiamo aggiungerci dei pezzi. Mi devi parlare ovviamente di che lavoro fai, mi devi parlare del tuo modello di famiglia, perché oggi si sono moltiplicati i modelli di famiglia rispetto ai tempi dei nostri genitori, dei nostri nonni e ogni famiglia ha delle regole patrimoniali ben precise. La legge le ha diversificate. Quindi se io non conosco la famiglia, il modello al quale io appartengo, è difficile io sappia gestire correttamente la patrimonialità.
Quindi il consulente patrimoniale non è un tuttologo.
A.S.: Infatti, era proprio questo ti volevo dire.
M.P.: Ci mancherebbe. Non si sostituisce all’avvocato, al notaio e al commercialista ma, attenzione, è il riferimento primario – in materia patrimoniale – delle famiglie.
È un po’ come il medico di base, per capirci, tu vai da lui per capire se devi fare qualcosa o se semplicemente è un raffreddore e devi tornarsene a casa. Dopodiché, ovviamente se ci sarà da intervenire, da prendere un prodotto o da prendere ovviamente una cura specifica, potranno essere necessari uno o più professionisti adatti a quel problema. Ecco, la stessa cosa vale per il consulente patrimoniale. Diciamo che è un po’ il perno attorno al quale ruotano gli interessi delle famiglie. Ecco che, se non devi diventare un tuttologo - perché questo è pacifico e non esistono i tuttologi o tuttologhi - succede che sicuramente devi sviluppare una visione più ad ampio raggio su quella che è la patrimonialità. Questo è il concetto.
A.S.: Bellissimo, infatti io su questo ci sto puntando moltissimo perché, come hai sentito nelle altre puntate che ho già fatto, ho fatto un'intervista ad un notaio, un’intervista ad un avvocato, un’intervista ad un commercialista. Ognuno ha la sua area però va integrata perché, giustamente come hai detto te, ognuno di noi che ha un minimo, anche una casa, quello è un patrimonio e va protetto come non solo i soldi sul conto corrente o quelli investiti in fondi o in azioni, ma la casa, il patrimonio, la successione, la protezione della propria famiglia. Questo è il discorso del patrimonialista e serve l’integrazione di tutte le varie competenze.
M.P.: Chiaro. Anzi, ti dirò di più. Quando uno entra con la corretta visione, quindi la mentalità, “l’occhio” del patrimonialista, ha due obiettivi: il primo è quello di aiutare a far crescere il proprio cliente, tanto quanto lui. Nel senso che il consulente finanziario evoluto, quindi che cresce ed evolve, deve avere la capacità di trasmettere la stessa visione e gli stessi valori al suo cliente. In modo tale che il cliente percepisca l'opportunità di andare a parlare anche di altre cose. Quindi questo è un passo importante. Dopodiché, quando si vanno a prendere in considerazione i vari asset patrimoniali di un cliente – quindi oltre alla parte finanziaria andiamo ovviamente a vedere quale è la parte immobiliare, la parte aziendale, il modello di famiglia, eccetera – quello che impara il consulente finanziario evoluto, quindi un patrimonialista, è che il primo asset patrimoniale da gestire si chiama rischio. È chiaro? Noi, se ci pensiamo bene…
A.S.: Però, perdonami, Massimo. Rischio non inteso a livello finanziario, rischio inteso come copertura assicurativa…
M.P.: Rischio a 360°.
A.S.: Esatto. Rischio assicurativo, rischio finanziario… rischio di tutto quanto. Perché poi le persone pensano solo se perde la borsa, ma non è solo questo. Si rischiano tantissime altre cose.
M.P.: Guarda, purtroppo adesso abbiamo un esempio proprio vicinissimo a tutto quello che è successo a causa del maledetto Coronavirus, ne parlavamo spesso nei giorni di massima tensione dei mercati. Giustamente la gente è allarmata, è preoccupata, perché ha paura di perdere i propri soldi, ovviamente vede e sente i titoli nei giornali, nei media, eccetera eccetera, ed è spaventato. In realtà, statisticamente, quello è il minor rischio patrimoniale per una famiglia, quello che loro percepiscono come il maggiore solo perché ovviamente è emotivamente coinvolto. In realtà i più grandi rischi patrimoniali, cioè quelli che vanno a intaccare in maniera determinante sul patrimonio, sono quelli per i quali non c'è una minima attenzione da parte dei clienti. Cioè per farti capire, io che mi occupo quotidianamente di patrimonialità, ti dico che una successione ereditaria mal gestita oppure proprio non gestita, può andare a intaccare il tuo patrimonio in misura del 50% in un colpo solo. Perché? Divisioni ovviamente che non vengono fatte, quindi cointestazioni da dividere, dove si paga, dove si litiga, dove si devono andare a pagare gli avvocati. Gli immobili, che molto spesso ovviamente creano problemi di comproprietà e quindi di gestione, ma le aziende, prova a pensare il valore di un'azienda che è un asset patrimoniale di per sè che produce altri asset patrimoniali e che quando è sana produce ricchezza, se non gestita correttamente nella fase fisiologica e patologica, va ad incidere in maniera determinante sul patrimonio anche per valori oltre il 50%. Quindi, un buon consulente patrimoniale sa che il primo asset da gestire si chiama “rischio” e rischio in senso ampio.
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